CENNI STORICI

Cenni storici della Confederazione Calcistica Italiana

Cenni storici

La Confederazione Calcistica Italiana (C.C.I.) fu una federazione calcistica italiana attiva tra il
1921 e il 1922. Nacque nel luglio 1921 a seguito di una scissione dalla
Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), promossa dalle principali società calcistiche italiane.
Il motivo principale della scissione fu la richiesta, da parte delle squadre di vertice, di una
riduzione del numero di partecipanti al campionato. Nonostante Vittorio Pozzo avesse elaborato
un progetto per soddisfare tale richiesta, la proposta venne respinta durante una votazione federale, portando alla
creazione della Confederazione.

Nella stagione 1921-1922, la C.C.I. organizzò un proprio campionato, strutturato con una suddivisione della
Lega Nord in due gironi da 12 squadre ciascuno. Nel frattempo, la F.I.G.C. continuò a gestire i propri
campionati con raggruppamenti tradizionali. La solida posizione economica della C.C.I. attirò anche alcuni club minori,
inseriti in una nuova Seconda Divisione, e coinvolse il movimento calcistico meridionale tramite la
Lega Sud, che mantenne i classici gironi regionali.

La C.C.I. presentava una struttura più snella rispetto alla F.I.G.C., offrendo maggiore
autonomia alle leghe private che componevano la Confederazione. Ogni lega aveva il controllo dei propri
tornei, garantendo una gestione più indipendente e flessibile.
Tuttavia, le due federazioni giunsero presto a un accordo per la riunificazione. Dopo la vittoria della Pro
Vercelli
nel campionato C.C.I. e della Novese in quello F.I.G.C., il

Compromesso Colombo del 26 giugno 1922 sancì la pace tra le due organizzazioni. Questo evento gettò le
basi per un campionato nazionale unico, adottato meno di un decennio dopo.

I presidenti della C.C.I. furono Luigi Bozino (luglio 1921 – dicembre 1921) ed
Edoardo Pasteur (dicembre 1921 – giugno 1922). La nascita della Confederazione rappresentò un momento
cruciale nella storia del calcio italiano, sottolineando le tensioni tra club maggiori e minori e la necessità di
riformare la struttura del campionato.
La C.C.I., sostenuta dai club più forti, introdusse un sistema innovativo che influenzò profondamente
l’evoluzione del calcio italiano, culminando nell’adozione del girone unico, ispirato ai principali
campionati europei.

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